Guida locale a Rotterdam: i segreti della seconda città dei Paesi Bassi

Un tempo la cucina olandese era fatta solo di carne, verdure e patate, ma negli anni Cinquanta cominciarono ad arrivare immigrati da tutto il mondo che crearono la cultura alimentare che abbiamo oggi. Un popolare mercato turistico è Markthal, con circa 100 venditori, tra cui Natamania, che vende deliziosi éis de nata portoghesi.

Ma i miei preferiti sono i locali coreani nella zona di Hoogkwartier, dove si trova anche il mio ristorante, Coco, che serve cibo dei Caraibi, del Suriname e di Capo Verde. Bapboss serve il miglior kimchi piccante della città: Adoro il suo riso – cucinare il riso è un’arte – e l’eccellente galbi (costata di manzo coreana marinata) è affettato sottile per il barbecue. Un’altra tappa obbligata è Ox, un nuovo pop-up malese-cinese: è piccolo, elegante e nascosto (vi verranno date istruzioni su come trovarlo al momento della prenotazione). Il menu cambia regolarmente, ma mangerei tutto, perché il livello della cucina e dei cocktail è molto alto.

Ispirazione

L’Het Nieuwe Instituut è il museo nazionale olandese per il design e la cultura, con mostre interattive su architettura, cultura della danza, musica e moda. Mi piace anche Mama, una galleria e spazio creativo fondato nel 1997 in Witte De Withstraat, una strada molto frequentata dai turisti. Mama si propone di avvicinare i giovani all’arte: ospita spettacoli, mostre ed eventi.

Il quartiere

Sono cresciuta nella multiculturale West Kruiskade. I miei genitori sono arrivati negli anni Cinquanta da Capo Verde: all’epoca mettevano tutti gli immigrati nello stesso quartiere. Poteva essere povero e brutto, ma le persone che vi abitano lo hanno reso ricco con la loro cultura, sia che provenissero dalle colonie olandesi che dall’Iran.

Adoro soprattutto i tokos, le piccole bodegas dove si possono acquistare cibi provenienti dai Caraibi, marmellata dolce, piantaggine, capelli finti, creme per la pelle e shampoo. Quando ho iniziato a studiare la cucina francese, sono stati questi tokos a darmi l’ispirazione per cucinare in modo diverso.

Anche la Chinatown di Rotterdam è qui – il mio consiglio è il ristorante Tai Wu, aperto da 25 anni – ma c’è tanta buona cucina, da quella spagnola a quella turca. E il Wijkpark, il parco locale, ospita opere d’arte e una fattoria per animali domestici.

Spazio verde

Ora vivo a Kralingen, una zona più ricca ma anche più studiosa. I suoi giardini botanici di Trompenburg sono noti per la loro biodiversità, con alberi, arbusti e fiori unici. Un punto di forza è la serra del deserto, piena di cactus e piante grasse. È stupefacente. Poiché i giardini sono fuori dai sentieri battuti, non sono spesso affollati, anche quando c’è il sole.

Vita notturna

Di solito vado al Baroeg, uno dei club più antichi di Rotterdam, specializzato in metal, punk e rock. Il Poing offre giochi arcade retrò e karaoke, mentre il mio cocktail bar preferito è lo Spikizi, dove ordino sempre un Moscow mule. I bar gay qui si rivolgono soprattutto agli uomini, ma tra i locali queer-friendly ci sono il Worm, il Tech Noir e il Now & Wow nel Maassilo, un silo per cereali ristrutturato nel 1910. Da non perdere gli eventi LGBTQ+ che celebrano la cultura del ballo nero. Le drag queen e i re si esibiscono in molti ristoranti e altri locali della città.

Dove alloggiare

Il Mainport (doppie a partire da 115 € solo pernottamento) è un hotel di design sulle rive del fiume Maas. C’è una terrazza con vista sul ponte Erasmus e sul porto vecchio, e su un altro piano c’è una piscina con vista su tutto lo skyline della città.

Lo storico Hotel New York (doppie a partire da 122 € solo pernottamento) si trova nell’ex sede della Holland-America Line e dispone di un buon ristorante di pesce. Consiglio anche il Bazaar (doppia a partire da 85 euro in B&B) sulla Witte de Withstraat: le sue camere di carattere sono ispirate all’Asia e all’Africa.

Manuela Gonçalves Tavares è la chef proprietaria di Coco, specializzato in cucina caraibica, surinamese e capoverdiana (temporaneamente chiuso ma riaprirà presto), e del ristorante a base vegetale Het Nieuwe Café.